Aziende e lavoratori

IERI LE AZIENDE SCEGLIEVANO I LAVORATORI DA INSERIRE
OGGI I LAVORATORI SCELGONO LE AZIENDE IN CUI INSERIRSI. 

Un vero contraccolpo al mestiere della ricerca e selezione che sembra essere nelle mani dei lavoratori.
Il mercato del lavoro soffre carenza di personale.

🌍Quali sono i lavoratori?
🌍Come agire?
🌍Quali le cause di questa inversione?

🔗I lavoratori in questione sono quelli che definiamo altamente performanti, che hanno adeguate conoscenze tecniche, che si allineano perfettamente alla job description, che hanno qualche anno di vissuto (esperienza) e che mostrano e applicano qualità e competenze trasversali molto profonde e radicate. Sono quelli le cui attitudini cognitive, sociali e comportamentali sono evidenti già nella prima parte di un processo di selezione (quelle evidenziabili).

Sono quelli che entrano ed escono da contesti aziendali molto più rapidamente, sono quelli che si dimettono da tempi indeterminati per un altro tempo indeterminato. Sono quelli che avanzano nella carriera e nelle loro aspirazioni, sono quelli che ambiscono ad un ottimo livello retributivo, sono quelli che vorrebbero raggiungere un equilibro psico-fisico che profuma di benessere sociale.

I loro storici curriculari sanno di esperienze in varie aziende. Un tempo questo era penalizzante!

Sono anche quelli che non avendo tutto questo conquistano una selezione perché brillano di luce propria sotto il profilo attitudinale poiché il loro pensare ed agire in fase colloquiale risulta vincente. Più semplicemente la loro visione si allinea a quella del selezionatore con energia empatica.

🔗Sono dunque le aziende a doversi “rifare il trucco” in cui un mercato in cui occorre difendere la propria nicchia, alzare il livello qualitativo rincorrendo una tecnologia sempre più hard.

Come agire? Offrendo una buona retribuzione, introducendo politiche di welfare aziendale, diffondendo la propria cultura ed il proprio brand altamente referenziale, affiancando politiche di marketing delle risorse umane e molto altro.

In sintesi, anche l’organizzazione deve munirsi di un curriculum che sa di saper dare per ricevere, che sa di dettagli, di qualità, di cultura, di rispetto, di politiche legate al benessere delle persone e alla carriera.

Accanto ai cacciatori di teste ci sono gli emergenti cacciatori di aziende.

Aziende e lavoratori - HR nel Lazio